LAVAGGI NASALI, SCOPRI PERCHÉ SERVONO E TANTI CONSIGLI SU COME FARLI

È una pratica molto importante per preservare la salute dei nostri bambini, fondamentale per evitare le infezioni che nascono dall’accumulo di muco nel naso. Parliamo dei lavaggi nasali, metodo attraverso il quale si assicura una corretta detersione delle vie aeree superiori e un conseguente beneficio nella respirazione. I lavaggi permettono ai neonati e ai bambini che non riescono a soffiare il naso da soli vista la loro età, di mantenere le narici pulite: questa condizione dona sollievo dai sintomi del raffreddore e delle altre patologie dell’apparato respiratorio.

 

Cosa sono i lavaggi nasali

 

I lavaggi nasali consistono nella detersione delle narici attraverso l’introduzione di una soluzione di acqua e sale, una cosiddetta soluzione fisiologica. Questo liquido permette di ripristinare la normale funzione di “filtro” svolto dalle mucose, liberando le vie aeree dai residui attraverso una vera e propria irrigazione. Infatti, complice l’abbassamento delle temperature e, con esse, l’arrivo dell’influenza, i bambini possono incorrere più e più volte nelle malattie da raffreddamento che, contrariamente a quanto si pensi, sono di natura virale.

 

Nel loro trattamento, quindi, non esiste una cura mirata come avviene quando ci troviamo di fronte a infezioni batteriche che richiedono l’uso di specifici medicinali. Molto spesso, infatti, circa nel 70-80% dei casi, il raffreddore può essere trattato efficacemente attraverso terapie nasali come, appunto, i lavaggi.

 

Perché sono importanti i lavaggi nasali

 

La detersione del naso viene spesso associata al momento in cui si presenta una patologia. Basti pensare al più comune raffreddore che ci spinge subito ad avviare questa specifica pratica. In realtà, la cura delle cavità nasali deve essere costante: prevenire l’accumulo delle secrezioni e il ristagno del muco favorisce una buona e corretta respirazione. Infatti, soprattutto nella fascia di età che va da 0 a 3 anni, in cui i piccoli non riescono ad espellere le secrezioni soffiando il naso, solo mantenendo deterse e pulite le vie aeree superiori si evita il ricorso a farmaci specifici.

 

Ancor di più dobbiamo farne uso quando la sintomatologia è già avviata, come la sensazione di naso tappato o che cola, una respirazione difficoltosa e fastidiosa: ecco che i lavaggi nasali sono di grande aiuto perché svolgono un’azione decongestionante che, progressivamente, consente di ripristinare le normali funzionalità delle cavità nasali.

 

Cosa utilizzare per fare i lavaggi nasali

 

Il liquido utilizzato per la detersione può essere di due tipologie: la soluzione salina isotonica o ipertonica, a seconda della concentrazione di sale presente al suo interno. In caso di soluzione isotonica, si tratta di una percentuale dello 0,9%; in quella ipertonica, al contrario, è superiore a tale quota. Si predilige l’uso dell’una o dell’altra a seconda del grado di congestione nasale che si deve trattare, una condizione che spesso si presenta in caso di influenza, otite, sinusite o rinite allergica. Per un uso quotidiano, generalmente si utilizza un prodotto isotonico, che si può sostituire anche con l’acqua termale. Essendo quest’ultima spesso arricchita con minerali quali manganese, rame, ferro o zolfo, ha proprietà antiallergiche, antiossidanti e antinfiammatorie. In ogni caso, nella scelta del prodotto più giusto, il pediatra saprà indicarci al meglio quale tipo di fisiologica usare, in base allo stato di salute del nostro bambino. I prodotti, inoltre, si trovano anche in comodi flaconcini monodose, molto utili da portare in giro ma sicuramente meno efficaci per via della pressione ridotta con il quale introduciamo la soluzione rispetto agli altri strumenti.

 

Se abbiamo terminato i prodotti e abbiamo necessità di eseguire un lavaggio? Niente paura, la soluzione salina può essere preparata anche a casa, utilizzando 550 ml di acqua del rubinetto e 4,5 grammi di sale da cucina. Dopo aver portato l’acqua a ebollizione, si aggiunge il sale. In seguito, si trasferisce la soluzione ancora calda in un contenitore precedentemente sterilizzato con acqua bollente, che deve essere chiuso subito ermeticamente. La temperatura ideale per il suo utilizzo è di circa 37 gradi, ossia simile a quella del nostro corpo.

 

Come eseguire i lavaggi nasali

 

I lavaggi nasali possono essere eseguiti con spray, erogatori morbidi con beccuccio o siringhe senz’ago. Quest’ultima modalità è preferibile in caso di neonati, soprattutto sotto i due anni di età; bisogna acquistarne una che abbia una capacità di almeno 2,5 ml, fino a un massimo di 5 ml. Questo, infatti, serve per poter “spingere” più efficacemente la soluzione fisiologica all’interno delle narici e garantire una pulizia profonda e accurata.

La posizione corretta per eseguire i lavaggi nasali è su un fianco: se il bambino ha meno di un anno e mezzo, però, è preferibile la posizione supina, con la testa girata di lato. Bisogna sempre iniziare dalla narice più in alto: se il piccolo è disteso un fianco destro, partiremo dal lato sinistro e viceversa. Prima di iniziare, dobbiamo inserire correttamente la siringa, in modo che sia direzionata verso l’orecchio dello stesso lato, agevolando la fuoriuscita delle secrezioni. La pressione che viene esercitata attraverso un movimento deciso permetterà l’irrigazione della cavità e la “spinta” del muco verso l’altra narice che sarà, a quel punto, perfettamente detersa. Fazzoletto alla mano, asciughiamo prontamente il naso e cerchiamo di tranquillizzarlo il nostro bambino.

 

Spesso, infatti, questa procedura è poco amata dai piccini che necessiteranno di una bella dose di coccole prima di continuare con il lavaggio. Solo quando lo vedremo tranquillo, ripeteremo la procedura dall’altro lato, posizionandolo sdraiato sul fianco opposto.

 

In caso di bambini più grandi, si possono utilizzare metodi alternativi come gli spray, procedendo con spruzzi ripetibili 3-4 volte al giorno, uno dei quali sempre prima di andare a dormire per favorire il riposo. Alternativa sempre efficace e valida è quella dell’aerosol, che smuove il muco e favorisce le secrezioni, liberando le vie aeree superiori. In questo modo, piano piano, favoriremo l’autonomia dei bambini, insegnando loro come soffiarsi correttamente il naso, favorendo nella quotidianità una pulizia efficace delle narici.

 

Piccoli consigli sui lavaggi nasali

 

In caso di neonati in tenerissima età e se ci si trova a effettuare un lavaggio da soli, è utile avvolgere il piccolo in un lenzuolino per limitarne i movimenti e permettere un’efficace riuscita della detersione. Infatti, in caso di scatti improvvisi, movimenti con le manine e i piedini, il bambino potrebbe rendere questa procedura ancora più lunga e fastidiosa. Anche la temperatura della soluzione fisiologica potrebbe contrariarlo, quindi possiamo intiepidire la siringa sotto un getto d’acqua calda per qualche secondo.

 

Il contatto con l’oggetto meno freddo sarà certamente più sopportabile. Una volta completata la procedura, spesso lo step successivo effettutato è l’aspirazione del muco: in realtà, questa pratica non è consigliata in quanto potrebbe creare un trauma alle mucose proprio durante la rimozione. Infatti, un lavaggio nasale ben riuscito, può essere davvero efficace e rimuovere i residui al pari di un’aspirazione.

 

Quando eseguire i lavaggi nasali

 

I lavaggi nasali sono indicati sia per gli adulti che per i bambini, per decongestionare le cavità nasali e ripristinare la corretta respirazione. Scegliere il momento migliore rende questa pratica decisamente efficace. Quali parti del giorno sono indicate per effettuarli? Ecco, nello specifico, le più opportune:

 

  • Prima della poppata: i neonati, per alimentarsi bene, devono avere le narici libere, in quanto la loro respirazione avviene esclusivamente tramite il naso. Se non riescono a mangiare bene, interrompendo più e più volte la poppata, potrebbero facilmente infastidirsi e diventare nervosi.
  • Prima della nanna: il sonno, per i nostri piccoli è ristoratore e permette di recuperare dalle “fatiche” della giornata. Rimuovere il muco prima della messa a letto favorisce una migliore respirazione e un sonno più tranquillo, garantendo il massimo riposo.
  • Prima dell’aerosol: i lavaggi nasali possono essere effettuati in maniera “strategica” prima di eseguire l’aerosol. Infatti, se le cavità nasali risultano più libere grazie a una normale respirazione, la terapia che andremo a utilizzare durante la nebulizzazione penetrerà maggiormente nelle vie aeree e sarà, quindi, più efficace.

 

Controindicazioni ai lavaggi nasali

 

Alzi la mano chi non ha avuto timore di effettuare un lavaggio per la prima volta. Si stringe davvero il cuore quando il nostro bambino piange proprio a causa di questa pratica, anzi, sembrano intuire, ancora prima di cominciare, tutto quello che li attende.

 

I lavaggi ci appaiono come piccole “torture” per loro ma se praticati nel modo giusto, dietro consiglio del pediatra che ci mostrerà il modo corretto per eseguirli, potremo fin dalle prime volte notare i benefici che ne trarrà. Infatti questa modalità di detersione in ogni forma e con ogni soluzione diversa, non presenta controindicazioni, anzi, far ricorso al loro utilizzo può solo che agevolare il benessere dei bambini, aiutarli ad affrontare i sintomi delle banali infezioni e a prevenire l’insorgenza di nuovi. Soprattutto con l’inizio della scuola e durante i mesi più freddi dell’anno, puntuali come sempre i raffreddori fanno capolino e manifestano la loro presenza con le relative secrezioni. Proprio queste, però, e il loro colore sono sempre da monitorare.

 

I residui di muco che fuoriusciranno dopo un lavaggio sono anche il campanello d’allarme per un’infezione più o meno importante: se nella prima fase le secrezioni sono pressoché trasparenti e la sintomatologia può risolversi nel giro di una settimana, al contrario, virando verso il colore giallastro o giallo/verde e persistendo oltre i sette giorni, è opportuno chiedere un parere medico. In questo caso, potrebbe rendersi necessaria una terapia farmacologica mirata o eventuali esami più approfonditi per prevenire patologie più serie e tendenti a cronicizzarsi, come la sinusite.

 

Basta un po’ di pratica e utilizzare regolarmente questo metodo per la pulizia del naso diventerà una routine consolidata nei bambini: volta per volta, riusciranno ad accettarla e a “sopportarla” meglio ma, soprattutto, contribuirà al loro benessere fisico e duraturo nel tempo.

 

 

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