Centro Servizi Infanzia Srl
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Le vacanze estive portano una sana ventata di libertà e spensieratezza, specie per i bimbi molto piccoli, in età prescolare, che si ritrovano a passare da giornate scandite da orari precisi e rigidi a un lungo periodo di flessibilità.
Qui di seguito, forniremo utili consigli su come far ritrovare ai piccoli, durante il rientro dalle vacanze, quelle normali abitudini che li renderanno più tranquilli e sicuri.
Come abbiamo accennato, la lunga pausa estiva permette ai bimbi di trascorrere molte ore con i propri genitori, vivendo quasi in simbiosi, condividendo esperienze sempre diverse e godendo di quella spensieratezza che, durante l’anno, viene spesso frenata dai continui impegni.
Rientrare dalle vacanze, però, potrebbe rivelarsi piuttosto difficile per i bimbi molto piccoli, specialmente quando si devono lasciare alle spalle le avventure estive e tornare alla solita routine quotidiana.
Questa transazione, dunque, può essere un’esperienza stressante per i bambini che devono separarsi dai propri genitori e adattarsi a una nuova realtà.
Quando le vacanze estive giungono quasi al termine, è opportuno creare con i propri figli una sorta di comunicazione che li aiuti a preparasi in anticipo a ciò che avverrà nei giorni successivi.
Anche se si tratta di bimbi molto piccoli, ad esempio di due o tre anni, poche e semplici parole potrebbero aiutarli a comprendere al meglio la situazione.
Il consiglio, dunque, è quello di spiegare con termini chiari e comprensivi e con tono rassicurante che le vacanze stanno finendo e che presto si ritornerà a casa.
Il dialogo, però, non dovrà sortire l’effetto contrario, ovvero non dovrà generare nei piccoli ansie e aspettative negative.
La cosa importante, infatti, è quella di considerare il ritorno a casa come una cosa positiva, in quanto si ritornerà nel comfort della propria abitazione e i piccoli potranno tornare a giocare con i loro adorati giocattoli.
In questo modo, dunque, il bimbo avrà una comprensione chiara di ciò che lo aspetta e sarà meno sorpreso o spaventato dall’imminente distacco dai genitori.
Un altro prezioso consiglio è quello di non affrettare troppo i tempi e non pretendere che bimbi così piccoli possano passare velocemente da un’abitudine a un’altra.
Ad esempio, se il piccolo frequenta il nido, si può pensare di farlo tornare gradualmente, anche solo due volte a settimana, permettendogli di adattarsi pian piano ai cambiamenti e sentirsi più sicuro nel separarsi dai genitori.
Il momento in cui bisogna staccarsi dai propri figli, e quest’ultimi saranno chiamati a fare lo stesso, influisce irrimediabilmente sulle proprie emozioni, poiché implica separarsi, tornare alla routine quotidiana e affrontare nuove ansie.
In questi casi, voi genitori fareste bene a essere consapevoli dei vostri sentimenti, accettando e validando le emozioni del piccolo e mostrandogli che comprendete il suo stato d’animo.
Non tutti i bimbi, però, reagiscono allo stesso modo; c’è chi non vede l’ora di riabbracciare la maestra del nido, i nonni o ancora la babysitter, così come ci sono bimbi che si aggrappano alle gambe della mamma e del papà e faticano a lasciarli andare via.
In quest’ultimo caso, ciò che ne consegue è un forte senso di colpa, spesso accompagnato dal classico nodo in gola, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Il bimbo, infatti, altro non fa che esprimere le proprie emozioni, siano esse di gioia o di tristezza.
Qualsiasi sia la matrice del suo comportamento, è sempre giusto rispettarlo, concedendogli il diritto di essere arrabbiato, triste o cupo.
La cosa fondamentale è quella di farlo sentire capito e al sicuro, assicurandogli empatia e consolazione; fargli capire che a fine giornata la mamma e il papà torneranno sempre da lui renderà la separazione molto più semplice.
Arriviamo adesso a un punto molto delicato quando si parla di come ristabilire gli equilibri al rientro dalle vacanze.
Stiamo parlando, infatti, della persona alla quale si affiderà il bambino mentre voi sarete a lavoro; è molto importante che il piccolo sappia che tale persona è stimata e apprezzata, in questo modo la proiezione che il piccolo avrà della sua figura sarà più che positiva.
Chi ha la fortuna di avere i nonni, potrà contare su una comunicazione più diretta e semplice, in quanto il piccolo con loro avrà sicuramente più confidenza e la situazione non avrà bisogno di essere minuziosamente sorvegliata.
Al contrario, chi non ha tale disponibilità e deve quindi rivolgersi a una babysitter, potrà trovare molto utili queste piccole dritte:
Quando si fa rientro dalle vacanze estive, è molto comune il senso di sconforto e abbattimento per ognuno di noi, ma nei bimbi molto piccoli può verificarsi una vera e propria sindrome che non va sottovalutata.
Tale condizione, difatti, si presenta soprattutto nei bambini al di sotto dei 3 anni e che non riescono ancora a comunicare esplicitamente e a parole il loro disagio.
Questa sorta di sofferenza, dunque, viene accumulata al punto tale da provocare anche situazioni di insonnia, iperattività, inappetenza e spossatezza, oltre che a pianti disperati e inarrestabili.
Compito dei genitori è quello di aiutare i propri piccoli ad approcciarsi in maniera graduale alle ormai tralasciate buone abitudini.
Queste includono l’orario della sveglia al mattino e quello che indica quando è tempo di andare a fare la nanna, un ritorno all’alimentazione equilibrata e alla riduzione delle ore di tempo libere dedicate interamente agli svaghi.
Anche la socialità riveste un ruolo determinante; è opportuno, infatti, ristabilire incontri o attività con gli amici dei vostri bimbi, permettendo loro di condividere le esperienze delle vacanze appena concluse.
Importante, dunque, è ritornare a farli partecipare ad attività di gruppo, come lo sport, consentendo loro di interagire con i propri coetanei in contesti stimolanti, riducendo il senso di isolamento dopo il ritorno dalle vacanze.
Inoltre, come accennato, una sana alimentazione risulta fondamentale per ritornare a ricevere una dieta equilibrata e nutriente, garantendo pasti completi a orari stabiliti che siano ricchi di frutta, verdura, proteine e carboidrati; tutto ciò fornirà ai piccoli l’energia necessaria per affrontare la giornata, contribuendo al loro benessere generale.
Infine, è bene specificare che tutti sintomi sopra elencati che fanno riferimento alla sindrome da rientro, generalmente scompaiono entro una settimana o due, ovvero il tempo necessario per i piccoli di adattarsi nuovamente agli impegni quotidiani.
Tuttavia, se tali comportamenti o stati fisici dovessero persistere o addirittura peggiorare nel tempo, potrebbe essere utile consultare un pediatra e valutare più attentamente la situazione.
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